Derozer

I Derozer (aka Rozzi) sono un gruppo musicale punk rock di Vicenza, che si è fatto strada negli anni inserendosi tra le più note punk band italiane quali Punkreas e Porno Riviste.

I Derozer nascono intorno ai primi anni 90 come quartetto di cazzeggiatori (il loro nome deriva dalla traduzione che FECE probabilmente un ubriacone inglese della parola rozzi: direbbe “the rozer”, che italianizzato diventa appunto Derozer). Nel settembre del 93 esce il demotape omonimo che, prodotto in 500 copie, scompare letteralmente in brevissimo tempo e risulta tuttora introvabile. Subito dopo l’uscita del demo avviene il cambio di formazione definitivo che trasforma la band in un power trio composto da: Spasio alla batteria e ai cori, Mendez al basso e Sebi a chitarra e voce. Con questa formazione viene registrato il 7 pollici “144” (contenente sul lato B due pezzi: “NITROGLICERINA” e “BOMBA”).

Un’autoproduzione stampata in solo mille copie esauritissime dopo pochi mesi. Nel 95 entrano in studio per registrare il loro album dal titolo “BAR”, che esce, sempre autoprodotto, sia su cd che su vinile, ed anche stavolta le mille copie si esauriscono in soli 4 mesi (l’album contiene 12 pezzi inediti più un rifacimento di “PSICOPATICO”). Sempre nel 95 esce la compilation “FLOWER PUNK ROCK” in cui i Derozer sono presenti col brano “PSICOPATICO”. Causa incomprensioni e scazzi vari, nel 96 si accomoda dietro al batteria un certo Gino di Chicago, che vive con la band un anno davvero eccezionale, con un tour nazionale e vari show all’estero (partecipano anche col brano “2100” alla compilation “NO TIME TO PANIC”, purtroppo si tratta di un pezzo registrato pessimamente visto che i tre componenti, del tutto ubriachi, entrano in studio alle 23:00 dell’ultimo giorno utile per la consegna del brano e finiscono il mixaggio intorno all 04:00 del mattino, con una supersbronza). Il 97 è l’anno che segna notevoli cambiamenti nelle vite private dei Derozer che vivono, a causa di matrimoni e divorzi, un anno di stasi musicale. Alla batteria torna Spasio e nel marzo 98 il gruppo torna in studio per registrare il secondo album (si chiama “ALLA NOSTRA ETA”, la copertina è disegnata da Stefano Zattera, contiene 12 pezzi più il rifacimento di “MURUROA” e “2100” per una durata complessiva di 30 minuti. Esiste la versione cd e ne verranno stampate 300 copie numerate in vinile. Le 1000 copie del cd sono andate presto esaurite e si prepara la ristampa).